Consigli sui trattamenti alle rose
Proteggiamo le nostre rose
Le malattie delle rose hanno origini da due fonti: crittogami fungini e parassiti animali. I primi sono quelli più difficoltosi da debellare in quanto sono originati dalle condizioni atmosferiche, caldo e umidità. Malattie come oidio, ticchiolatura, ruggine, peronospora, cancri corticali, sono generate da spore fungine che invadono la vegetazione normalmente nei mesi di metà aprile, maggio e la prima metà di giugno. In questo periodo la temperatura è in costante aumento ma l’umidità generata dalla rugiada notturna e dalle piogge che sovente creano le condizioni perché si formino queste infestazioni. A settembre e ottobre, l’umidità notturna e le prime piogge con temperature sopra i 20° favoriscono le stesse malattie della tarda primavera.
Trattamenti biologici
In questo articolo, offriamo consigli sui trattamenti delle rose e sottolineiamo l’importanza di affrontare l’oidio o mal bianco, utilizzando prodotti preferibilmente biologi. Questa muffa biancastra appare sul terminale dei rami ad aprile/maggio. Riservo un trattamento con lo zolfo nella dose di 2 grammi al litro. Questo trattamento preventivo deve essere effettuato quando il fogliame è perfettamente sano. È anche curativo al primo segnale di malattia. Verrà ripetuto ogni 10 giorni, indipendentemente dalla stagione.
Lotta agli afidi
Sono diverse le malattie delle rose derivate da attacchi di parassiti animali. All’inizio della primavera i germogli teneri e i primi boccioli sono soggetti all’attacco di afide della rosa da combattere con l’Olio di Neem nella dose del 2% oppure con il piretro nella dose di cc 0,8 al litro. Altri parassiti animali roditori del fogliame (larve roditrici o rughe) come argidi, minatrici, tortrici, nottue tentredini, caliroa, vanno eliminati con un trattamento avente il principio attivo Spinosad nella dose di cc. 1,5 al litro. Parassiti roditori in special modo del fiore come Cetonia, Carruga degli orti e Lacnea dai sei punti sono abbattibili con un trattamento a base di Piretro nella dose di cc.0,8 al litro. Questi ultimi parassiti animali sono molto lenti negli spostamenti e quando si tratta di poche unità di piante per quanto possa sembrare un sistema primordiale si possono raccogliere manualmente evitando spargimento di prodotti antiparassitari.