L’echeveria, graziosa succulenta
Alcuni consigli per la coltivazione di questa pianta grassa
Il mondo delle piante grasse o succulente è molto vasto, e ci sono persone particolarmente appassionate a questo genere di essenze ornamentali. Anche chi non le conosce può iniziare ad introdurne alcuni esemplari sul proprio balcone, sul davanzale o in cortile, farle crescere e assistere al loro sviluppo e alle loro singolari bellezze.
Le succulente sono specie adatte a chi ha poco tempo da dedicare al verde, poiché richiedono scarse irrigazioni, tuttavia alcune cure fondamentali sono indispensabili anche per loro.
Nella vasta gamma di possibilità all’interno del mondo delle piante grasse, trattiamo l’Echeveria, sotto il cui nome troviamo molti tipi di pianta dall’aspetto delizioso. Queste piante hanno un aspetto simile a una rosetta, composta da foglie carnose riunite insieme, compatte e di forma ovale o allungata a seconda della specie, con il bordo ondulato o sfrangiato.
Il colore delle foglie è variabile, a seconda dei tipi, dal verde al grigio-azzurro fino all’Echeveria rossa, che ha foglie triangolari e punte che arrossiscono con l’esposizione al sole. Quest’ultima è particolarmente adatta agli interni, e si presta deliziosamente come pianta natalizia da mettere come centro tavola nel periodo delle feste. Esistono varietà di piante grasse adatte per giardini rocciosi e altre ideali per la coltivazione in vaso, da riparare in un luogo caldo d’inverno.
La pianta
Le varie specie di Echeveria sono piante ornamentali dall’aspetto decorativo; inoltre, sono longeve e robuste.
Le piante fioriscono in estate, quando, al centro della rosetta di foglie carnose si sviluppa un lungo stelo su cui si formano numerosi fiori campanulati. Tuttavia, la pianta è bella già per il suo fogliame e non è la fioritura in sé la parte più interessante, per quanto gradevole.
Come coltivare l’Echeveria
Non si tratta di una pianta molto esigente, quindi è abbastanza facile coltivarla anche per chi è principiante, tuttavia richiede quanto meno alcune accortezze di base:
- Esposizione al sole, perché è una pianta che ha bisogno di temperature alte e di illuminazione.
- Protezione dal freddo invernale: l’Echeveria sopporta temperature minime di circa 7°C al massimo, non più basse. Per questo vale la pena coltivarla in vaso e non all’aperto, a meno che non ci si trovi in aree meridionali o dal clima molto mite. In inverno bisogna spostarla all’interno, vicino ad una finestra per garantirle una buona illuminazione, o in una serra, anche fredda, purché riparata.
- Scelta di vasi traspiranti: è meglio optare per quelli di terracotta rispetto a quelli di plastica, perché i primi non presentano il rischio di ristagno idrico.
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Per mettere a dimora l’Echeveria in vaso, il substrato deve essere ben drenante, onde evitare marciumi radicali. È utile aggiungere sabbia e compost maturo al terriccio, e mettere argilla espansa o cocci sul fondo del vaso proprio per favorire il drenaggio.
Irrigazioni
Nonostante sia una pianta grassa, richiede anche lei dei piccoli ma regolari interventi irrigui, durante i quali bisogna prestare la massima attenzione a non bagnare le foglie ma distribuire l’acqua solo sul terreno. Se le foglie sono molto fitte e formano una massa compatta, possiamo usare un annaffiatoio dal beccuccio piccolo. Infilatelo tra le foglie e bagnate solo la terra con un getto vicino e delicato. In inverno le irrigazioni devono essere ulteriormente diradate, ma come regola generale bisogna sempre basarci sullo stato del terriccio e valutare se questo sia asciutto o ancora umido. Nel secondo caso, possiamo aspettare ancora qualche giorno per annaffiare.
Come gestire un vaso molto fitto di Echeveria
Se alla fine dell’estate avete un vaso di Echeveria straripante di foglie, è utile pianificare una moltiplicazione. Rimuovete i polloni, ovvero i rami laterali sviluppatisi dai principali. Questi formano una bella rosetta di foglie. Moltiplicando la pianta, si possono ottenere nuovi esemplari per altri vasi o da regalare. Tale lavoro va eseguito a marzo, mentre nel frattempo è importante prendersi cura della pianta. Assicuratevi di proteggerla dal freddo in inverno. All’inizio della primavera, tagliate i polloni alla base e lasciateli riposare per un paio di giorni affinché il taglio cicatrizzi. Successivamente, piantateli in vasetti con terriccio drenante e stallatico. Posizionateli in un luogo caldo, lontano dal sole diretto. La nascita di nuovi germogli confermerà la radicazione. Otterrete così esemplari di Echeveria geneticamente identici alla pianta madre, che si sarà alleggerita dei polloni in eccesso.
Rinvasi
In primavera sarà utile provvedere al rinvaso dell’Echeveria. Esso consiste nel togliere la pianta dal vaso in cui si trova e metterla in un altro più grande, al fine di fornire più terra all’apparato radicale. Il rinvaso è anche l’occasione per controllare lo stato di salute delle radici. Quelle eventualmente annerite, con segni di marciumi, devono essere recise mediante forbici pulite.
Altre cure
Man mano che alcune foglie seccano, bisogna provvedere ad eliminarle, ma a parte questa operazione, non si può parlare di vera e propria potatura per l’Echeveria. Inoltre, raramente viene colpita da patologie, ma per evitarle sofferenza bisogna stare attenti agli sbalzi di temperatura, agli eccessi e alle carenze idriche.