I primi ortaggi di primavera
Semine, trapianti e cure colturali
Ad aprile l’orto inizia a riempirsi di diverse verdure. Oltre a quelle che si trovano già a dimora dalla fine dell’inverno, ve ne sono molte altre che si seminano o si trapiantano specificatamente durante la primavera.
Prima di passare in rassegna le diverse specie e descrivere le rispettive esigenze e tecniche colturali da adottare, è bene ricordare che per una buona riuscita dell’orto è importante avere gli strumenti adatti. Tra gli attrezzi da usare nell’orto ricordiamo certamente la vanga e la zappa grande per la lavorazione principale del terreno, ma anche zappe a lama più stretta per lavorare tra le file degli ortaggi, un buon rastrello e zappette a manico corto, palettine o cavicchi per i trapianti.
Inizia il periodo dei trattamenti
Le piante da orto a volte si ammalano e vengono colpite da malattie e parassiti, le cui forme svernanti ricompaiono da questa stagione. Per i trattamenti conviene munirsi presto di una buona pompa a zaino. Ad esempio un modello elettrico di cui esistono varie capacità: 5 litri o anche 8, 12, 15, fino a 20. A seconda di quanto è grande l’appezzamento che si coltiva, possiamo scegliere quello più adatto.
Precisiamo che i trattamenti per difendere gli ortaggi da malattie e parassiti animali si possono fare con risultato mediante prodotti ammessi in agricoltura biologica, che sono quelli a minore impatto ambientale. Oppure anche solo con macerati fai-da-te, tra i quali l’infuso di aglio, l’estratto di ortica o il macerato di equiseto. In genere i trattamenti di questo tipo sono efficaci ma non molto persistenti. Risulta quindi importante poterli ripetere con una certa regolarità durante tutta la stagione.
Per non ostruire gli ugelli della pompa a zaino, è fondamentale filtrare sempre in modo molto accurato il macerato di piante. Si consiglia di usare colini a maglie molto fini, di modo che passi soltanto il liquido e non anche la poltiglia. I trattamenti con prodotti che, pur essendo ecologici, sono comunque insetticidi, devono essere sempre eseguiti prestando attenzione all’etichetta presente sulle confezioni, dove dovremmo poter leggere le dosi e le modalità di applicazione.
Vediamo adesso quali sono i principali ortaggi di primavera e come prendercene cura al meglio.
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I piselli ad aprile dovrebbero essere già in via di accrescimento. Sono piante che richiedono poca acqua di irrigazione perché di solito precipitazioni regolari durante i mesi primaverili sono sufficienti al loro sviluppo, e devono essere irrigati in caso di siccità. Di norma non si fanno trattamenti contro particolari avversità a loro carico. Ma tra le file è importante tenere pulito zappando oppure mettendo della buona pacciamatura.
Fave
Le fave, come i piselli, si seminano in autunno o alla fine dell’inverno, ma nel loro caso un parassita da sconfiggere c’è: l’afide nero. Con la pompa a zaino allora provvederemo a fare qualche trattamento blando con estratti di ortica o infuso di aglio, che hanno il potere di allontanarli. Se ciò non bastasse, bisognerebbe intervenire con il sapone molle di potassio o con il sapone di Marsiglia, entrambi diluiti in acqua, da irrorare nello stesso modo su tutte le piante.
Carote
Tra gli ortaggi di primavera più diffusi ci sono sicuramente anche le carote. Si possono seminare durante tutta la primavera, meglio se a file distanti 30 cm. Il letto di semina deve essere preparato molto accuratamente, e i solchi, devono essere tracciati finemente, ad esempio con una piccola zappa a cuore. Bisogna seminare con parsimonia, distribuendo pochi semi continuativamente lungo tutta la fila, per poi richiudere il solco ed annaffiare. Le carote possono andare soggette a qualche malattia come l’alternaria o la sclerotinia. Per prevenirle si può irrorare un macerato di equiseto su tutte le piante. La mosca della carota, un dittero che si ciba della radice allo stadio larvale, può essere prevenuto mediante la consociazione positiva con le cipolle o difeso con piretro naturale o spinosad, entrambi insetticidi ecologici.
Bietole
Le bietole da costa e quelle da taglio chiamate comunemente erbette, si possono trapiantare per buona parte dell’anno nell’orto. Spesso ad aprile se ne raccolgono già dei cespi mentre si piantano altre piantine, e questo è un ottimo modo per garantire una scalarità di produzione. Le piantine si mettono a distanze di circa 30 cm le une dalle altre.
Le bietole devono essere irrigate abbastanza di frequente, evitando di bagnare le foglie perché altrimenti il rischio di malattie fungine aumenta. Per prevenirne la manifestazione, anche in questo caso possiamo spruzzare sulle piante il macerato di equiseto. In questo caso le foglie devono effettivamente essere bagnate, ma è un’eccezione.
Lattughe
I cespi di lattughe ad aprile crescono vistosamente, richiedendo acqua e pulizia dalle erbe spontanee, che ombreggiano e sottraggono acqua ed elementi nutritivi. Ricordiamoci di fare attenzione al modo in cui vengono irrigate le insalate. Le lattughe non richiedono particolari trattamenti, ma molto spesso un’attenzione alle lumache, soprattutto se le piantine sono ancora piccole. Cospargiamo allora attorno alle piantine qualche granello di un prodotto a base di ortofosfato di ferro, che è un lumachicida ecologico.
Cipolle
Le cipolle dorate si piantano in questo periodo, in modo da poterle raccogliere in estate e conservarle a lungo secche. Le cipolle bianche e rosse invece dovrebbero trovarsi già da tempo nell’orto, dall’autunno o dalla fine dell’inverno. Tutte queste varietà hanno bisogno in questo periodo di poca acqua, ma di un buon controllo dell’erba spontanea tra le file. La mosca della cipolla è un dittero parassita che può causare danni a foglie e bulbo, ma la consociazione con le carote in genere allontana questo parassita. Altrimenti, mediante la pompa possiamo irrorare del piretro naturale.
>> Dopo aver scoperto di più sulla cura dei principali ortaggi di primavera, approfondisci la tematica delle consociazioni positive per l’orto!
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