Coltivare le erbe aromatiche
I consigli per una coltivazione di successo
Le piante aromatiche, un tempo relegate solo nell’orto, ultimamente vengono messe in bella vista come erbe da giardino anche con un valore ornamentale. È una tendenza che dall’Inghilterra si è diffusa in molti paesi e anche in Italia ha avuto successo.
Le piante aromatiche presentano numerosi aspetti interessanti, anche per quanto riguarda la loro facile manutenzione. Si tratta di piante che hanno grande capacità di adattamento anche a spazi molto piccoli e sono semplici da coltivare. Sono molto varie e permettono di avere un raccolto per tutto l’arco dell’anno. Molte aromatiche sono piante rustiche, pertanto crescono bene anche con uno scarso apporto idrico. Vale a dire che molte di loro hanno bisogno di tanto sole e poca acqua.
Nel nostro paese, dove in molte regioni l’acqua scarseggia ma il sole non manca, mettere erbe aromatiche in giardino significa risparmiare su una risorsa così preziosa com’è l’acqua e questo non è un vantaggio di poco conto. Altre, come per esempio il basilico o la citronella sono ottimi repellenti contro zanzare e altri molesti insetti. Questo è un altro ottimo motivo per piantare le erbe aromatiche in giardino e nell’orto.
Con le piante aromatiche si possono creare veri e propri orti, anche in spazi ristretti, in piena terra oppure sul terrazzo, con contenitori rettangolari di circa 50 cm di lunghezza, 20 cm di larghezza e 20 di profondità, sistemati uno accanto all’altro con esposizione a est, a sud e a ovest. Ogni aiuola deve accogliere un unico tipo di pianta aromatica. Le specie perenni possono rimanere nello stesso posto per diversi anni, le annuali vanno sostituite ogni anno, possibilmente con specie diverse per evitare malattie e garantire raccolti di qualità. Le biennali vanno sostituite ogni due anni.
L’aiuola di aromatiche potrà essere costituita da erbe perenni quali acetosa, dragoncello, finocchio selvatico, erba cipollina, maggiorana, malva, menta, rosmarino, origano, salvia, ruta, timo. E poi da erbe aromatiche annuali quali basilico, anice verde, coriandolo, rucola, cumino, santoreggia. Infine da erbe aromatiche biennali quali ad esempio prezzemolo e cerfoglio.
IMPARA L'ARTE DELLA POTATURA CON NOI!
Migliora le tue conoscenze e la tua tecnica di potatura insieme ai maggiori esperti italiani. Scopri come far rendere al meglio i tuoi olivi e piante da frutto! CLICCA per scoprire tutte le date disponibili!Coltivazione
Per coltivare le erbe aromatiche, bisogna far sì che crescano bene senza soffrire troppo, occorre innanzitutto dare loro un’esposizione favorevole. Intanto nelle regioni a clima più freddo, andrebbero tenute al riparo, mentre nelle zone a clima più mite possono anche stare all’esterno, in vaso o in piena terra nell’orto. L’esposizione più indicata è quella soleggiata: l’ambiente deve essere luminoso, asciutto e caldo, per favorire la formazione di verde sano, non acquoso, saporito e anche caratterizzato da aromi duraturi e intensi. Da evitare l’esposizione al vento, le zone fredde, l’ombra. Alcune specie però, come la rucola, la menta, la melissa e il sedano selvatico, riescono a sopportare una parziale ombra, nonché luoghi anche umidi. Se la posizione delle erbe aromatiche si trova al riparo di un muro, queste cresceranno meglio: riparate dal vento, con pochi sbalzi termici, potranno svilupparsi in modo più regolare.
Per la crescita delle erbe aromatiche, non influiscono molto le dimensioni dello spazio del terreno nel quale sono inserite, quanto la qualità del terreno stesso. Il terreno ideale è dunque quello sciolto, che possa essere ben arieggiato nei primi 30-40 cm e che contenga elementi nutritivi in giusta quantità. Se le proprietà nutritive del terreno sono eccessivamente alte, la crescita delle parti verdi potrebbe risultare troppo veloce e rigogliosa, togliendo la possibilità di formare profumi e aromi intensi. Il terreno deve garantire un buon drenaggio per evitare marciumi radicali e la morte della parte aerea della pianta. In misura più lieve, un drenaggio non ottimale potrebbe provocare una diminuzione dei profumi, un appassimento delle parti verdi e uno sviluppo vegetativo compromesso. Se il terreno è già fertile di per sé, le aromatiche non necessitano di concimazioni a oltranza.
In generale non devono essere usati troppo i concimi organici come pollina, letame o sangue di bue. Lo stesso discorso vale per i concimi chimici di sintesi, come nitrato di calcio o nitrato ammonico, molto ricchi di azoto. L’azoto infatti renderebbe le piante troppo tenere, fragili e poco profumate. Una settimana prima dell’impianto vanno distribuiti i concimi nel terreno. Dopo un mese dall’attecchimento delle piante, conviene dare al terreno fertilizzanti chimici granulari, con alto contenuto di potassio e fosforo. Una buona regola è quella di non concimare le erbe aromatiche mai più di 3 volte l’anno.
L’irrigazione è da praticarsi soltanto come intervento di soccorso, dopo prolungati periodi di siccità. Durante l’innaffiatura, bisogna evitare l’irrigazione a pioggia sopra le foglie, mentre risulta utile il metodo di scorrimento superficiale dell’acqua sul terreno. Innaffiare abbondantemente le erbe aromatiche solo immediatamente dopo l’impianto. Successivamente è bene usare sempre bassi quantitativi d’acqua, preferibilmente durante il mattino.
>> Dopo aver imparato a coltivare le erbe aromatiche, guarda anche la playlist dedicata alla potatura delle piante da frutto e ornamentali!
>> L’articolo ti è stato utile? Iscriviti alla nostra newsletter gratuita con i consigli di coltivazione!