I trattamenti biologici al pomodoro
I trattamenti biologici al pomodoro
Il pomodoro è uno degli ortaggi più importanti negli orti ma è anche minacciato da molte avversità, che comprendono parassiti animali, malattie fungine o batteriche e fisiopatie varie, ovvero alterazioni di natura non parassitaria.
Non è facile diventare esperti di tutte le patologie o gli insetti dannosi che colpiscono le piante e anche i frutti stessi di pomodoro, ma ce ne sono alcune particolarmente frequenti, tra cui la peronospora.
Per impostare una coltivazione sana fino alla fine, risulta importante conoscere i sintomi delle principali malattie e capire come difendere la coltivazione facendo dei trattamenti con prodotti ecologici. Perché è sicuramente possibile coltivare in modo biologico e raccogliere frutti abbondanti, sani e buoni.
Sintomi da peronospora
Riconoscere i sintomi della peronospora è abbastanza semplice perché purtroppo questo fungo (Phytophtora infestans) colpisce steli, foglie e frutti in modo inequivocabile. Su steli e foglie si notano macchie necrotiche e disseccamenti fogliari diffusi e in particolare sulla pagina inferiore si possono scorgere delle efflorescenze biancastre. I frutti di pomodoro colpiti da peronospora diventano marroni a zone, sia nella polpa che sulla buccia e non sono più adatti al consumo.
Le cause
La causa scatenante della peronospora, così come di altri funghi patogeni, è l’umidità combinata con temperature miti, con un picco compreso tra i 20 e 23°C. Infatti, durante la piena estate, soprattutto se particolarmente calda e siccitosa, ci sono minori probabilità di infezione. Le maggiori infezioni avvengono ad inizio o fine estate e a seguito di abbondanti precipitazioni.
Prevenzione
Per prevenire l’arrivo della peronospora e di altre patologie fungine è importante agire già in fase di trapianto delle piantine e poi anche successivamente. Le precauzioni più importanti da adottare sono:
- Rotazioni colturali: non mettere i pomodori su aiuole già coltivate a pomodori o patate negli ultimi 2 o 3 anni;
- Distanziare bene le piante di pomodoro, circa 50 cm tra una e l’altra, in modo che circoli l’aria e non ristagni l’umidità tra la vegetazione;
- Praticare regolarmente la sfemminellatura, per lo stesso motivo di cui sopra. In assenza di questa pratica, le piante assumono un portamento cespuglioso piuttosto fitto ed intricato;
- Irrigare solo alla base delle piante, sia che si usi un impianto a goccia, sia con le classiche canne o annaffiatoi. Evitare accuratamente di spruzzare il getto della canna sulle piante;
- Tenere controllato regolarmente il meteo e tenersi pronti ad intervenire al termine di un ciclo di piogge abbondanti;
- Curare la ventilazione delle colture di pomodoro in serra, mediante l’apertura delle porte e anche dei fianchi.
- Eliminare sempre tutte le parti di piante colpite e non lasciarle a decomporre sul suolo
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Prima che la malattia insorga è molto utile trattare le piante preventivamente con corroboranti o biostimolanti come prodotti a base di propoli, bicarbonato di sodio, decotti o macerati di equiseto. Questi ultimi si possono acquistare pronti all’uso o anche preparare autonomamente raccogliendo delle piante di equiseto.
Tutto questo può incidere positivamente sulla resistenza delle piante all’arrivo di agenti patogeni, ma potrebbe non essere sufficiente e bisogna verificarlo caso per caso.
Subito dopo piogge intense, una volta evaporata l’acqua dalle piante, è consigliato anche un trattamento con prodotti rameici. Possiamo ripetere i trattamenti rameici più di una volta durante la stagione, ma è consigliato non abusarne e in ogni caso rispettare sempre le indicazioni d’uso presenti in etichetta del prodotto. Con una pompa a zaino elettrica il trattamento si svolge in modo comodo e rapido, ed è possibile fare una distribuzione uniforme del prodotto. La distribuzione uniforme è fondamentale in quanto il rame è un prodotto di copertura, cioè non entra all’interno dei vasi della pianta ma agisce in superficie, solo nei punti in cui è effettivamente applicato. Eventuali parti di pianta non trattate restano quindi esposte alla penetrazione da parte del fungo.
Nel caso in cui capiti di effettuare in ritardo i trattamenti al pomodoro, con la patologia già in corso, è consigliato prima togliere tutte le foglie e gli eventuali frutti colpiti, in modo tale da trattare le piante dopo una pulizia dalle parti già danneggiate.
Altre malattie
I trattamenti preventivi con corroboranti e quelli rameici sono utili anche per difendere le piante di pomodoro da altre possibili patologie come:
- l’alternariosi, riconoscibile per le macchie necrotiche tondeggianti e ben definite su steli e foglie
- la cladosporiosi che si manifesta con macchie giallastre e poi rosso scure e per presenza di muffe, e si verifica soprattutto nelle coltivazioni in serra;
- la septoriosi, che provoca piccole macchie scure disseminate di puntini neri.
- Malattie batteriche come maculatura e picchiettatura batterica.
Trattamenti contro gli insetti
Le piante di pomodoro possono anche essere colpite da insetti nocivi, soprattutto cimici, come molti coltivatori di orti ben sanno. Non è facile combattere le cimici classiche né la cimice asiatica, è possibile però provare ad allontanarle mediante macerati o decotti di cipolle. Prima del trattamento è importante la filtrazione del macerato, che deve essere molto accurata onde evitare di occludere gli ugelli della pompa. Altri parassiti del pomodoro molto comuni sono due lepidotteri: la tuta absoluta e la nottua gialla, le cui larve scavano nel frutto e lo espongono ad infezioni secondarie. Possiamo trattare, in questo caso, con un prodotto molto selettivo, a base di Bacillus thuringiensis.
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