Difendere le cipolle dalla mosca
Uno tra gli insetti maggiormente temuti per questo ortaggio
La cipolla è un ortaggio a ciclo lungo, che può essere di colore rosso, bianco o dorato. Nella scelta di quali introdurre nell’orto possiamo spaziare tra le molte varietà tipiche come la cipolla Rossa di Tropea, la cipolla Dorata di Parma e la cipolla precoce Bianca di Barletta, e in ogni caso non si tratta di una coltura difficile da realizzare. Tuttavia, ci sono alcuni parassiti che possono facilmente attaccare gli steli e il bulbo in formazione, per cui è importante osservare spesso le piante e prevenire le avversità con metodi naturali, senza inquinare né minacciare gli insetti innocui mediante prodotti poco selettivi.
Tra gli insetti maggiormente temuti per questo ortaggio spicca certamente la mosca.
L’insetto
La Delia antiqua è un insetto dell’ordine dei Ditteri, che sverna allo stato di pupa nel terreno e ricompare come adulto in primavera, per accoppiarsi e deporre le uova alla base delle piante e sui bulbi. La larva che nasce dalle uova non ha zampe ed è giallognola di colore, mentre l’adulto è grigio-nero e lungo 6-7 mm. In totale l’insetto può compiere 3 o 4 generazioni l’anno, con individui che restano attivi fino ai primi freddi autunnali. Ogni femmina è capace di emettere fino a 200 uova, da sole o in gruppetti.
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La larva della mosca, appena nasce penetra nel bulbo della cipolla in formazione, cibandosene per tutto il periodo larvale, che dura dalle 3 alle 6 settimane, a seconda dell’andamento climatico, quando la larva fuoriesce per impuparsi nel terreno. Le piante, piene di gallerie larvali, sono soggette ad ulteriori infezioni da parte di batteri, hanno una crescita più stentata e nei casi gravi possono marcire internamente e non essere più commestibili. In autunno, sulle colture da poco messe a dimora, i danni possono essere ancora più ingenti, soprattutto in caso di clima ancora mite.
Misure preventive
Per limitare al massimo gli attacchi della mosca, una delle migliori cose da fare è evitare accuratamente di concimare con letame fresco. L’odore finirebbe infatti per attirare questa ed altre specie di mosche, che notoriamente abbondano con la presenza di escrementi. Il letame e il compost ben maturi, invece, avendo subito un lungo processo di stagionatura, non comportano questo inconveniente.
Un’altra astuzia molto importante, tipica della coltivazione di un orto biologico e sinergico, è la consociazione delle cipolle con le carote (Foto 4): entrambe le specie beneficiano della loro reciproca vicinanza e risultano così protette dai loro rispettivi parassiti. Le due specie non si mettono a dimora nello stesso esatto periodo, ma al momento del trapianto della prima si può fare in modo di lasciare spazio in previsione della seconda: le carote si seminano da marzo a giugno, quando le cipolle sono già nell’orto dall’autunno precedente o da febbraio-marzo. Un’aiuola della larghezza di 1 metro può ospitare due file di cipolle e due file di carote alternate a queste, se invece la larghezza è inferiore metteremo tre file in totale, due di una specie e una dell’altra.
Difesa ecologica
In un orto coltivato per uso privato è consigliabile optare per una difesa a basso impatto ambientale, prendendo spunto da quello che usano gli agricoltori professionisti certificati biologici. In natura la mosca della cipolla è predata da alcuni altri insetti, ma questi di norma vengono uccisi con trattamenti geodisinfestanti che vengono realizzati in agricoltura convenzionale, e quindi è meglio evitare questi prodotti. Uno degli insetticidi più ecologici è l’Azadiractina, conosciuta anche come olio di neem, perché la sostanza viene estratta dai semi dell’albero tropicale Azadirachta indica. Ha un effetto insetticida per ingestione contro vari insetti dannosi, ma è innocuo per le api e per altri organismi, quindi è molto valido per una coltivazione in cui si intenda preservare gli organismi utili o innocui. L’azadiractina ha effetto anche sui tripidi, altro parassita delle cipolle e di altri ortaggi, che causa tante punture e lacerazioni dei lembi fogliari che portano ad una tipica argentatura delle foglie di cipolla.
L’attrezzo giusto per la distribuzione e la modalità
Per la distribuzione è importante avere l’attrezzatura giusta, come una comoda pompa a zaino, elettrica o a pressione, che si trovano in diverse capacità, tra le quali scegliere in base alla superficie dell’orto o del giardino che si ha. L’importante è distribuire il prodotto nelle ore fresche della giornata, subito dopo averlo preparato con la diluizione in acqua consigliata sull’etichetta del formulato commerciale acquistato. Dopo un primo trattamento a base di azadiractina, dovrà seguirne un altro o anche altri due a distanza di 7-10 giorni.