Come proteggere gli ortaggi in inverno
Proteggere le piante dai rigori invernali
Operazione cruciale tra i lavori invernali è la protezione degli ortaggi dagli abbassamenti termici. A questo proposito, è importante precisare che ci sono delle differenze tra le diverse specie per quanto riguarda la resistenza alle gelate. Niente timori per cavolo nero, verze, porri e rape. Questi ortaggi sono piuttosto tolleranti; massima attenzione invece per finocchi, broccoli, bietole, insalate e cavolfiori, che non lo sono.
Vediamo quindi come proteggere le piante dal freddo e in particolare le specie menzionate.
Rincalzature
Le piante di fave e piselli ancora piccole traggono vantaggio dalla rincalzatura, un lavoro che consiste nello zappare tra le file. Successivamente, si aggiunge un po’ di terra alla base degli steli, per tutta la lunghezza della fila. Grazie a questa operazione colturale le radici si troveranno ad essere molto più protette dal freddo. Con la rincalzatura si arieggia inoltre la terra, prevenendo i marciumi radicali favoriti dalla troppa umidità, e si eliminano le eventuali erbe infestanti, sebbene in questa stagione non rappresentino un grande problema.
Teli di tessuto non tessuto
Il tessuto non tessuto è un materiale traspirante che durante questa stagione svolge la funzione di proteggere le colture dalle gelate.
I teli, semplici e comodi da usare, sono quindi ottimi strumenti per gli orti invernali. Devono essere stesi sopra le aiuole coltivate avendo cura di fissarli molto bene da tutti i lati. A tale scopo possono essere utili mattoni, pietre o legname: l’importante è che abbiano un peso sufficiente ad evitare che il telo venga sollevato o spostato dal vento. I teli sono disponibili in larghezze di 1,6 m o 2 m e lunghezze di 10 m, e possono essere tagliati per adattarli alle vostre colture. Per aiuole oltre i 10 metri, potete usare due o più teli, fissandoli insieme per garantire continuità nella protezione. Creare una leggera sovrapposizione nei punti di unione assicura un buon risultato.
Le piante di grandi dimensioni, come i cavolfiori, ancora non pronte per la raccolta, possono essere coperte con il telo, fissandolo attorno alla pianta con un nodo allo stelo. Per risparmiare sulla quantità di telo risulta molto vantaggioso eliminare prima le foglie più basali, e probabilmente ingiallite, in modo da ridurre l’ingombro delle piante stesse.
La copertura con teli di TNT assicura anche una protezione dagli uccelli, molto ghiotti delle giovani piantine di piselli. Potrete poi riutilizzare gli stessi teli anche in primavera, per la semina di rucola, ravanelli e altre specie molto minacciate da alcuni insetti. Il telo allora, posizionato nello stesso modo, svolgerà una funzione di barriera meccanica all’ingresso di questi parassiti indesiderati e si rivelerà un acquisto sicuramente molto valido.
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Piccole aiuole possono anche essere ricoperte da mini serre a tunnel. Queste mini serre assicurano protezione dal freddo e consentono di prolungare il periodo di coltivazione di alcune specie, anticipando il momento della raccolta. Già dall’inizio di febbraio, permettono la semina di insalatine da taglio e spinaci, come descritto sopra.
Per gestire correttamente il tunnel, controlla la condensa e, se necessario, scopri le piante nelle ore più tiepide per favorire il ricambio d’aria. I mini tunnel potranno poi essere riutilizzati anche in primavera come difesa meccanica dagli insetti dannosi.
Usare le foglie a copertura dei cavolfiori
In alternativa all’incappucciamento, si possono usare le foglie delle piante di cavolfiore per coprire l’infiorescenza, la parte più delicata e commestibile. Basta semplicemente raccogliere tutte le fogli e legarle sopra tutte insieme. Si tratta di vecchia tecnica ancora del tutto valida per evitare danni da gelo a questo prezioso prodotto invernale.
Pacciamatura
Per capire come proteggere le piante dal freddo, se non avete materiale naturale come la paglia, ma desiderate comunque un effetto “naturale”, potete stendere dei teli di juta alla base delle piante. Per singole piante ci sono anche dei dischi di juta, da posizionare al colletto di arbusti o piante da frutto, se presenti nell’orto o nei paraggi.
L'importanza di abbigliamento e accessori
Quando si lavora all’aperto durante i mesi freddi non bisogna solo pensare a come proteggere le piante dal freddo. È importante scegliere un abbigliamento confortevole per operare in condizioni gradevoli e prevenire i fastidiosi malanni di stagione.
Se si sceglie di stare nell’orto nelle ore centrali della giornata, il movimento aiuta a riscaldarsi e ridurre la percezione del freddo. Per questo motivo, è consigliato vestirsi a strati da togliere e rimettere all’occorrenza: magliette termiche lunghe, camicioni spessi, maglie e maglioni.
Sotto i pantaloni è utile indossare una calzamaglia o leggins termici e più di un paio di calzini o degli stivali termici foderati internamente da un’imbottitura. Maglioni e giacconi restano ovviamente i capi classici da indossare, ma a seconda dei modelli potrebbero causare ingombro e ridurre l’agilità dei movimenti.
Proteggere testa e orecchie
Per proteggere testa, fronte e orecchie è consigliato indossare sempre un cappello. Anche una sciarpa è molto importante per coprire la gola, ma assicuratevi di fissarla ed eventualmente di inserirne le estremità nella giacca, onde evitare il fastidio che si sciolga e che vi intralci durante le operazioni nell’orto.
Proteggere le mani
Anche le mani devono essere protette dai rigori del freddo, oltre che dal normale sfregamento degli attrezzi e della terra come già avviene durante l’anno. Non tutti abbiamo la stessa sensibilità al freddo nelle estremità del corpo, ma è molto comune la sensazione di mani gelide, che è sicuramente meglio evitare. Dunque è bene indossare dei guanti adatti alle temperature più estreme. Sono ottimi per tutti i lavori con zappa, vanga, rastrello, quando di porta la carriola o si sollevano cassette di verdura raccolta, solo per citare alcuni esempi. All’atto della semina invece conviene toglierli perché i semi, così come i bulbi e le piantine, si maneggiano con molta più accuratezza a mano nuda.
Potrete indossare di nuovo i guanti per richiudere i solchi e le buchette. Nell’atto di ripetere i gesti di levare e rimettere i guanti può capitare di dimenticarli o perderli, quindi il suggerimento è tenere sempre un marsupio capiente in cui riporli sempre quando li levate, in modo da non dover perdere tempo a cercarli.
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