Trattamenti antizanzare in giardino
Trattamenti antizanzare in giardino
La lotta alle zanzare è ormai una consuetudine di tutte le nostre giornate estive. Prima di scoprire i trattamenti e le tecniche migliori da mettere in pratica nel tuo giardino, assicurati di:
- Conoscere al meglio la zanzara e le sue abitudini;
- Sapere dell’importanza della lotta alle larve di zanzara per prevenire un’infestazione.
Le infestazioni massicce e diffuse delle zanzare, Zanzara Tigre in particolare, e l’insufficiente attenzione per la lotta alle larve, stanno incentivando il ricorso ai trattamenti mirati a combattere le zanzare adulte. La distribuzione di sostanze insetticide è da considerare una potenziale fonte di rischio per la salute e per l’ambiente. Deve, quindi, essere effettuata in modo oculato e consapevole. Inoltre, anche quando sono eseguiti nel modo più corretto, questi interventi portano a benefici sempre transitori e con impatti non trascurabili sugli insetti non bersaglio. Infatti, a differenza dei larvicidi che sono relativamente specifici per le larve di zanzara, non esistono prodotti selettivi in grado di colpire unicamente le zanzare adulte.
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I trattamenti per la disinfestazione di ampie aree urbane e periurbane, con vari macchinari in grado di raggiungere una nebulizzazione spinta degli insetticidi, non sono alla portata dei privati. Tuttavia, per la lotta alle zanzare adulte in aree e di limitata estensione come i giardini domestici, non è necessario rivolgersi a disinfestatori professionisti. Sarà sufficiente munirsi di un buon antizanzare da esterno per la distribuzione dei prodotti nebulizzati e acquistare un prodotto specificamente destinato ai trattamenti antizanzare. Sul mercato sono disponibili un gran numero di formulati utilizzabili contro le zanzare adulte. Si tratta di prodotti liberamente vendibili e autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici (PMC) o come biocidi.
Il piretro naturale è l’unico principio attivo di origine vegetale utilizzabile per trattamenti contro le zanzare adulte. Si tratta di una sostanza oleosa estratta per lo più dai fiori di alcune varietà di crisantemo. Ha effetto neurotossico provocando un’ipereccitazione delle cellule nervose e una trasmissione costante degli impulsi con conseguente paralisi rigida e morte degli insetti. Non è selettivo, nel senso che agisce indifferentemente su un vasto numero di specie di insetti, ma è relativamente poco tossico per i mammiferi. Inoltre, ha una breve persistenza ambientale perché si degrada velocemente con l’esposizione alla luce solare.
Il mercato offre anche diversi analoghi di sintesi chimica del piretro, che si chiamano piretroidi e che, rispetto al prodotto naturale, hanno persistenza ambientale e d’azione più prolungata. In definitiva, se si utilizza il piretro naturale l’azione tossica nei confronti degli insetti non bersaglio sarà breve, ma anche l’effetto sulle zanzare terminerà presto. Se, invece, si scelgono i piretroidi di sintesi chimica, l’azione sulle zanzare perdurerà più a lungo così come gli effetti collaterali.
Quando fare i trattamenti antizanzare
Indipendentemente da che principio attivo si scelga, è sempre necessario verificare che i prodotti siano impiegabili sulle aree verdi e rispettare le avvertenze e le indicazioni di diluizione riportate sulle etichette. Inoltre, bisogna ricordare che gli insetticidi per la lotta alle zanzare non devono assolutamente essere distribuiti su piante destinate all’alimentazione. Non si possono quindi impiegare nell’orto, neanche nel caso in cui l’obiettivo del trattamento fossero proprio le zanzare. Infine, tenendo in considerazione sia il periodo di attività delle varie specie di zanzara che infestano più comunemente l’ambiente domestico sia la presenza dei vari insetti non bersaglio, il momento migliore per effettuare i trattamenti coincide in genere con il crepuscolo o le prime ore della sera.
Trattamenti barriera antizanzare
In aree di piccola superficie e con folta vegetazione di confine, come accade spesso nei giardini privati, è possibile fare trattamenti sulla vegetazione con effetto “barriera”. L’intento è duplice: oltre ad agire sulle zanzare riparate al fresco nella vegetazione, si sfrutta l’azione residuale repellente o letale degli insetticidi, cercando di creare una sorta di barriera all’invasione da parte di individui provenienti da zone limitrofe esterne. Dai dati disponibili nella bibliografia scientifica, tale metodo sembra avere una certa efficacia nei trattamenti contro la Zanzara Tigre, ma apportare scarsi risultati nei confronti delle zanzare comuni.
Nei trattamenti “barriera”, l’irrorazione deve essere rivolta verso la vegetazione fino a un’altezza di circa 3 metri avendo cura di bagnare uniformemente la superficie verde e limitando, per quanto possibile, gocciolamenti a terra. I trattamenti a effetto residuale hanno sempre un forte impatto sugli insetti non bersaglio che si trovano sulla vegetazione. Per evitare conseguenze nefaste nei confronti di api, farfalle e altri insetti floricoli, è necessario escludere dai trattamenti tutte le piante in fioritura.
>> Guarda anche il video con i consigli per costruire un efficace barriera contro le zanzare in giardino.
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