I lavori nell’orto a giugno
I lavori nell’orto a giugno
Con il mese di giugno si entra nella stagione estiva, un periodo di grandi raccolti e soddisfazioni per chi coltiva un orto. Bisogna sempre prendersi cura delle coltivazioni presenti affinché rendano al meglio per tutto il corso dell’estate. Vediamo quindi le principali attività da svolgere nell’orto durante questo mese.
Avanti con legature e sfemminellature di pomodori
La pratica della legatura dei pomodori e l’eliminazione delle femminelle proseguono per tutta la stagione. A giugno possiamo assistere ad una notevole crescita in altezza delle piante e le legature devono quindi andare di pari passo, in modo che gli steli siano sempre sostenuti. Le femminelle devono essere tolte ogni volta che se ne vedono di nuove.
Gestire le irrigazioni e le scerbature
Nell’orto a giugno le giornate sono molto lunghe e con il caldo e l’eventuale siccità può essere necessario irrigare spesso, anche a giorni alterni. Chi ancora non ha predisposto un impianto di microirrigazione, fa bene a investire del tempo adesso in questa soluzione, che ne farà risparmiare molto in seguito.
L’erba cresce senza sosta e deve essere tenuta sotto controllo perché non invada le colture e perché non dissemini, tra zappettature e scerbature manuali.
Concimazioni liquide con concimi organici e con macerati autoprodotti
Quando si irrigano le colture, una volta ogni 10-15 giorni vale la pena di aggiungere all’acqua di irrigazione del concime liquido organico, di cui si trovano molte tipologie in commercio, o dei macerati autoprodotti come quelli di consolida, ortica o equiseto, in modo da fornire alle piante del nuovo nutrimento successivo alla concimazione di fondo somministrata al trapianto. Questa pratica vale soprattutto per le specie a ciclo lungo e avide di nutrimento, come melanzane, peperoni e pomodori.
Attenzione alla dorifora della patata
La dorifora della patata è un insetto capace di compiere grandi danni su questa pianta e anche sulla melanzana. Si tratta di un coleottero che si ciba delle foglie di queste colture, sia da adulto sia da larva. Con una buona pompa a spalla si possono realizzare trattamenti del tutto ecosostenibili, a base di farine di roccia o di alghe calcaree come il litotamnio, a scopo preventivo; oppure con bioinsetticidi a base di Spinosad, per eliminare gli insetti presenti. L’importante è tenere sempre sotto controllo le piante, ispezionando anche le pagine inferiori delle foglie dove vengono deposte le uova.
Sostituire la rucola che va in semenza
La rucola con il caldo emette rapidamente i suoi fiori di colore bianco, e gli steli si fanno più duri e rigidi. Sebbene si possa andare comunque avanti a raccogliere le foglie, ad un certo punto risulta più conveniente farne una raccolta massiccia ed eliminare tutta la coltura per fare spazio a qualcosa di nuovo. Alcuni validi esempi sono: nuove piante di zucchine che sostituiranno quelle attualmente produttive, altri fagiolini, cetrioli.
La raccolta quotidiana delle zucchine
La produzione delle zucchine può anche essere molto generosa, a patto che le piante non vengano esaurite dai primissimi frutti. Infatti, è buona norma togliere subito queste prime zucchine quando ancora sono molto piccole, in modo da non sforzare troppo la pianta e permetterle di crescere ulteriormente. Una volta che la pianta sia arrivata alle dimensioni normali, le zucchine potranno essere raccolte della misura consueta e con cadenza quasi quotidiana. Le zucchine si raccolgono utilizzando un semplice coltello, e indossando possibilmente maniche lunghe perché gli steli sono un po’ graffianti.
Gli altri raccolti di giugno
Le produzioni nell’orto a giugno sono notevoli:
- Fragole: sia uniflore che rifiorenti, iniziano a produrre in questo mese, ma è molto importante che siano protette dagli uccelli mediante delle utili reti, sistemate sopra le aiuole con degli archetti.
- Piselli e fave: per questi due legumi la raccolta interessa il mese di giugno in tempi scalari, mediante lo stacco dei baccelli che man mano sono pronti. Si possono attendere nuove produzioni finché sulla pianta sono presenti dei fiori, destinati a diventare baccelli. Una volta finita l’ultima raccolta, le piante devono essere sradicate e portale al cumulo del compost, che è sempre consigliato avere in un orto biologico. Lo spazio che si libera può essere così utilizzato per nuovi ortaggi.
- Primi fagiolini: i primi fagiolini si raccolgono questo mese, quando sono ancora teneri e prima che formino il “filo” nel punto di sutura delle due valve del baccello.
- Primi pomodori: dai palchi più bassi della pianta maturano i primi pomodori.
- Lattughe: a giugno termina la raccolta delle insalate primaverili e si libera nuovo spazio.
- Aromatiche: molte specie aromatiche presenti nell’orto si raccolgono in questo mese: origano e maggiorana, ad esempio, possono essere tagliati e messi ad essiccare, così come le infiorescenze della lavanda. Anche le foglie della melissa possono essere tagliate ed essiccate per farne barattoli pieni di tisane autoprodotte.
Avvio del semenzaio autunnale
Chi ama la pratica del semenzaio, ovvero la semina delle piantine da orto, a giugno può dedicarsi alla specie autunno-invernale, in modo che a luglio siano pronte per essere trapiantate: tutti i cavoli, radicchi ed endivie, porri. L’importante è che il semenzaio sia aperto e che disponga di una rete ombreggiante, altrimenti le piante soffriranno la troppa insolazione. Come regole generali, ricordarsi di usare un buon terriccio di qualità per le semine e irrigare spesso le piantine, con acqua a temperatura ambiente.
Semine e trapianto di giugno
Per quanto riguarda le prime semine e trapianti, giugno è un mese di transizione, in quando ormai le colture estive sono presenti nell’orto, mentre per quelle autunnali è ancora presto. Quello che sicuramente può essere fatto, come visto sopra, è la semina o il trapianto di colture estive per un secondo raccolto, come nuove piante di zucchine, o anche di cetriolo, nuove file di fagiolini o fagioli, il tutto per avere produzioni scalari. Nuove insalate possono essere trapiantate negli angoli più in ombra dell’orto, in modo che non ricevano troppa insolazione.
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