Intervista a Rocco D’Arielli, vincitore del 16° campionato nazionale di potatura olivi a vaso policonico
Lei è un olivicoltore da oltre 30 anni. Com’è nata la sua passione per l’olivicoltura?
Mi sono dovuto dedicare alla mia azienda agricola da ragazzo per necessità familiare. Con il tempo mi sono appassionato alla potatura dell’olivo per dargli una forma armoniosa e produttiva. La potatura “a vaso policonico” rispecchia queste caratteristiche della pianta al completo.
Qual è stato l’elemento determinante per la sua vittoria? Ha qualche consiglio da dare ai prossimi partecipanti?
Di sicuro l’esperienza sul campo è un elemento fondamentale, ma quando guardo la pianta che dovrei potare, ho già in mente il suo disegno ideale. Si, il mio consiglio per i prossimi partecipanti al campionato nazionale di potatura olivi è quello di ascoltare attentamente il consiglio dei tecnici e i loro suggerimenti.
>> Seguiamo insieme all’esperto la potatura completa di un albero di olivo seguendo i principi della potatura a vaso policonico.
Cosa ne pensa dell’iniziativa del Campionato Nazionale di potatura olivi?
Penso che sia un’ottima iniziativa per diffondere l’allevamento dell’olivo a vaso policonico a livello nazionale. Il campionato, oltre che a stimolare relazioni a livello professionale, crea nuove amicizie tra i partecipanti.
Che cosa l’ha spinta a partecipare a questa competizione? Che cosa ha imparato partecipando?
Ho partecipato la prima volta per curiosità, poi, con il consiglio dei tecnici, ho imparato che la pianta allevata a vaso policonico si presta di più sia per la raccolta che per la potatura.
Quali sono i consigli che darebbe ai principianti che vogliono imparare o migliorare la potatura dell’olivo?
Ribadisco che bisogna ascoltare i consigli degli esperti e metterli in pratica. Inoltre, è importante lavorare con passione, rispettando la pianta nel suo essere.
Ancora congratulazioni per la sua vittoria! La ringraziamo per la sua disponibilità e le auguriamo un buon proseguimento con la sua azienda olivicola!
>> Guarda anche l’intervista a Giorgio Pannelli, esperto di olivicoltura