CONTENT CARD

Le Content Card sono i biglietti dei corsi che puoi trovare e acquistare direttamente nei negozi e nelle rivendite agrarie. Ciascuna Card ha un codice da riportare nel riquadro sottostante per confermare la tua iscrizone al corso, dopo averlo già acquistato in negozio.
Se hai già una Content Card, il codice da inserire è evidenziato nel rettangolo rosso di esempio.
Se invece non hai una Content Card, puoi acquistare il corso direttamente qui sul sito scegliendo l’opzione Carta Prepagata.

CARTA PREPAGATA

Se non hai già acquistato in negozio una Content Card per i corsi di potatura, non preoccuparti! Puoi comprare il corso direttamente qui! Una volta completato il modulo di iscrizione potrai procedere al pagamento. I metodi di pagamento accettati sono: carta di credito, carta prepagata. Non è possibile pagare con bonifico bancario e con carta Postepay.

L’eccesso di vegetazione è contrario alla formazione di fiori e frutti mentre un’attività vegetativa moderata è favorevole alla produzione. Ciò è confermato dalla pratica di indebolire le piante, adottando portinnesti a scarso vigore per anticipare l’entrata in produzione. L’equilibrio di una pianta può essere giudicata osservando l’allungamento medio raggiunto da un quarto dei rami di un anno ed è variabile secondo la specie, il portainnesto e l’età dell’albero.

IMPARA L'ARTE DELLA POTATURA CON NOI!

Migliora le tue conoscenze e la tua tecnica di potatura insieme ai maggiori esperti italiani. Scopri come far rendere al meglio i tuoi olivi e piante da frutto! CLICCA per scoprire tutte le date disponibili!

Sequenza delle operazioni di potatura su piante da frutto

Con la potatura di produzione si cercherà di distribuire regolarmente la vegetazione su tutta la pianta. Tenendo presente che la lunghezza dei rami deve essere decrescente dalla base verso la parte alta delle branche di qualsiasi ordine per contrastare la formazione del cappello di vegetazione all’apice, e favorire la penetrazione della luce in tutte le parti della chioma (regola dei triangoli). È necessario eliminare germogli che sembrano troppo vigorosi rispetto alla posizione sulla branca. Infatti, il diametro di un ramo secondario deve essere sensibilmente inferiore al diametro della branca che lo porta. Rispetto alla lunghezza, come regola, un ramo laterale deve avere una lunghezza minore della distanza tra il punto d’inserzione sulla branca, e l’apice della stessa. Idealmente ogni singola branca deve avere un andamento conico.

Nella pratica esecuzione della potatura è consigliabile iniziare dall’alto con la scelta di una cima per branca, togliendo i laterali che possono andare in concorrenza con la stessa. È necessario ricordarsi sempre che i rami, soprattutto quelli apicali, non devono essere accorciati con tagli a legno, per quanto possano essere lunghi. Altrimenti si va incontro alla formazione di nuovi rami sotto ogni taglio. Nel caso in cui si voglia mantenere una cima più bassa, s’interviene con taglio di ritorno, sostituendola con un ramo laterale di ordine inferiore, rivolto verso l’esterno e con angolo d’inserzione prossimo ai 30°. La stessa regola sarà applicata alle branche secondarie. La posizione dei rami esercita una notevole influenza sull’attività produttiva, quelli più illuminati sono sempre più produttivi.

Guarda anche

RICONOSCERE I RAMI DEL SUSINO

Quali sono i rami e le gemme delle drupacee? Il prof Velonà ci insegna come riconoscere e distinguere tra loro succhioni, brindilli, mazzetti di maggio,…
RICONOSCERE I RAMI DEL SUSINO

Va ricordato che nella scelta dei rami, vanno privilegiati quelli inseriti in posizione laterale alle branche con andamento inclinato o ricurvo. I succhioni sono formazioni che sfruttano le energie della pianta, pertanto vanno rimossi tranne i casi in cui possono servire per sostituire delle branche rotte o mancanti. I polloni invece vanno sempre eliminati. Rami rotti o affetti da malattie fungine o cancri rameali vanno tolti. Infine, fare attenzione che ogni singola branca abbia spazio sufficiente a ricevere luce e, in caso contrario, eliminare eventuale branca vicina o sovrapposta.

Epoca di potatura

L’epoca di potatura ha una notevole influenza sul comportamento dell’albero, poiché provoca reazioni diverse sull’accrescimento complessivo, sulla produttività e sulla sensibilità a particolari attacchi parassitari. L’epoca migliore va dalla caduta delle foglie all’inizio della primavera, escludendo le giornate in cui ci sono delle gelate, perché i rami, induriti dal gelo, divengono fragili e si spezzano facilmente. Eseguendo la potatura prima della caduta delle foglie, si può incorrere in una maggiore sensibilità delle gemme al freddo, poiché vi è una minore disponibilità di sostanze, dovute alla riduzione della superficie fogliare elaborante. Anche la potatura eseguita durante o dopo la fioritura favorisce l’indebolimento dell’albero. Infatti, si sviluppa un elevato numero di fiori che consumano eccessive quantità di sostanze di riserva accumulate in autunno. Inoltre si avrà un eccessivo numero di germogli che anch’essi, si sviluppano a spese delle sostanze di riserva.

Pomacee
Le pomacee (melo e pero, cotogno e nashi) richiedono regolare potatura, ogni inverno, da fare dopo la caduta delle foglie e fino alla ripresa vegetativa.

Ciliegio
Le operazioni di potatura sono da preferire se fatte dopo la raccolta, da inizio estate fino a settembre. Il ciliegio sopporta male grossi tagli, soprattutto in potatura invernale, poiché tende a emettere gomme e cicatrizza con una certa difficoltà e lentezza le ferite. Gli interventi in verde sono utili per il controllo della crescita dei germogli, con scacchiature e cimature precoci, che favoriscono la formazione dei dardi su piante adulte. Può essere fatta anche alla fine dell’inverno evitando di intervenire in giornate particolarmente fredde e umide. I tagli devono interessare rami di piccolo diametro e vanno eseguiti con attrezzi puliti e disinfettati per preservare lo stato di salute delle piante. Buona norma è disinfettare i tagli più grossi con prodotti a base di rame.

Pesco
La potatura del pesco, nella maggior parte dei casi avviene dalla caduta delle foglie, eccetto il periodo dei forti geli, alla ripresa vegetativa, tuttavia gli alberi potati alla fine dell’autunno, inizio inverno emettono spesso formazioni di gomma più di quanto non avviene con la potatura di fine inverno. Nelle zone con inverni freddi, perciò, è consigliabile farla tra la fine dei geli invernali e la schiusura delle gemme.

Susino
Ha una buona resistenza ai geli quindi la potatura si esegue in inverno sul secco e durante la stagione primaverile-estiva sul verde. In inverno teoricamente si può potare sempre, tranne che nei periodi delle gelate.

 

>> Dopo aver visto tutte le operazioni di potatura, guarda anche la playlist dedicata alla potatura delle piante da frutto!

>> L’articolo ti è stato utile? Iscriviti alla nostra newsletter gratuita con i consigli di coltivazione!

Al tuo fianco con:

potare i succhioni

Agr. Antonio Velonà

Agrotecnico Antonio Velonà, docente di pratiche agrarie, adesso in pensione, ha svolto la sua attività nell’indirizzo agrario dal 1974 al 2017 presso l’Istituto d’Istruzione superiore “V.F. Pareto” di Milano. Nella sua lunga carriera ha coordinato tutte le attività di laboratorio inerenti al frutteto, le serre e il giardino. Dal 2001 al 2005 ha collaborato come docente con la Fondazione Minoprio nei corsi di formazione professionale