Potare il ciliegio: attenzione ai piccoli tagli invernali
I consigli dell'esperta per una potatura attenta
La fine dell’estate è un momento particolarmente indicato per la potatura del ciliegio, pianta da frutto che, contrariamente alle altre, non deve subire grandi tagli durante l’inverno. Si tratta di una specie piuttosto delicata, per la quale è importante limitare al minimo gli interventi di potatura invernale. Durante la stagione fredda, infatti, la pianta reagisce ai tagli emettendo gomma e cicatrizzando lentamente e non senza difficoltà. Quando si intende potare il ciliegio, quindi, occorre tenere a mente alcuni accorgimenti.
Quindi tutto il periodo che intercorre dal momento della fine della raccolta delle ciliegie fino all’inizio dell’autunno è ideale per eseguire la potatura verde, con la pianta ancora attiva che va gradualmente preparandosi al riposo.
IMPARA L'ARTE DELLA POTATURA CON NOI!
Migliora le tue conoscenze e la tua tecnica di potatura insieme ai maggiori esperti italiani. Scopri come far rendere al meglio i tuoi olivi e piante da frutto! CLICCA per scoprire tutte le date disponibili!Diverse specie di ciliegio
Quando parliamo del ciliegio, solitamente ci riferiamo al più comune ciliegio dolce (Prunus avium), che comprende varietà a frutti diversi distinti in “duroni” e “tenerine”. Ma non dobbiamo dimenticare che esiste anche il ciliegio acido, ovvero il Prunus cerasus. Di questo esistono gruppi che producono visciole, marasche e amarene, tutti frutti molto adatti alla trasformazione industriale.
In che cosa consiste la potatura per il ciliegio
Per il ciliegio la potatura ordinaria di produzione, che inizia da quando la pianta ha terminato la fase di allevamento. Consiste soprattutto nel diradamento delle branche principali, nell’asportazione e nell’accorciamento dei rami fruttiferi esauriti.
È importante sapere che nel ciliegio dolce la maggior parte della produzione di frutti avviene sui dardi fioriferi, chiamati anche “mazzetti di maggio”. Si tratta di ramificazioni molto corte, da 1 cm fino a 5 cm al massimo, che si trovano inseriti su branche di 2 o più anni di età. Il mazzetto di maggio è formato da molte gemme a fiore e una gemma vegetativa al centro. Ogni anno la gemma vegetativa cresce di pochi millimetri e le gemme a fiore si rinnovano. Ma quando il mazzetto di maggio invecchia e si allunga nel modo appena descritto, produce frutti di qualità inferiore. Le ciliegie migliori si ottengono infatti da mazzetti di maggio giovani, prodotti quindi da branche giovani.
Raccorciare le branche fruttifere consente il rinnovo dei mazzetti di maggio. La tecnica migliore a questo scopo è il “taglio di ritorno”, ovvero il taglio della branca nel punto in cui si dirama, favorendo lo sviluppo del ramo laterale. Con la potatura bisogna anche tagliare alla base gli eventuali succhioni, ovvero i rami molto vigorosi e a portamento verticale che partono da grosse branche o dal tronco.
Il ciliegio acido e anche alcune varietà di ciliegio dolce fruttificano prevalentemente sui rami misti. Cioè su quei rami lunghi che contengono sia gemme a legno sia gemme a fiore, e anche sui brindilli, ovvero rami più corti ed esili. In questo caso si pota diradando i rami misti e le branchette esaurite, si diradano i brindilli e si alleggeriscono le cime. Inoltre, il ciliegio acido presenta una certa attitudine pollonifera, ovvero la tendenza a generare rami dalla base della pianta. Questi devono essere sempre tagliati interamente, perché sottraggono risorse e non sono di alcuna utilità.
> Leggi anche le linee guida per potare il ciliegio!
Gli obiettivi della potatura
- L’equilibrio tra produzione e vegetazione. Con la potatura regolare si evita il fenomeno dell’alternanza di produzione, tale per cui un anno si raccoglie molta frutta, e il successivo molto poca, in quanto la pianta ha esaurito le proprie risorse per la produzione.
- Contenere le dimensioni della pianta entro limiti voluti.
- Arieggiamento ed illuminazione della chioma al suo interno. La potatura ha lo scopo di diradare i rami troppo fitti ed intricati anche per favorire l’ingresso della luce all’interno della chioma e una buona circolazione di aria. Si evitano così zone umide nelle quali le patologie fungine comuni, come monilia e corineo sono favorite. Le chiome molto fitte e ombrose sono anche l’ideale per la proliferazione di alcuni parassiti come le cocciniglie. Questi insetti dal tegumento rigido si attaccano ai rametti e ai germogli, ai quali sottraggono linfa mediante il loro apparato boccale.
La potatura deve essere quindi realizzata con interventi leggeri ma annuali. In questo modo si avrà sempre una situazione ben bilanciata e piante dallo sviluppo armonico. Non è consigliato tagliare tanto un anno saltando l’anno successivo, perché le piante reagiscono ai grossi tagli cacciando altra vegetazione vigorosa.
Infine possiamo affermare che per la potatura, così come in tutti i lavori di campagna, è sempre bene puntare su attrezzi di buona qualità, durevoli e maneggevoli. Nel caso in cui alcuni esemplari di ciliegio appaiano affetti da patologie, per sicurezza è consigliato disinfettare le lame nel passare da potare queste a quelle sane.
>> L’articolo ti è stato utile? Iscriviti alla nostra newsletter gratuita con i consigli di coltivazione!
>> Ascolta anche i consigli dell’esperto sulla potatura del ciliegio e sugli aspetti anatomici della pianta!