Le cure primaverili ed estive agli agrumi
Consigli per contrastare e prevenire le malattie
Gli agrumi sono piante della famiglia delle Rutacee, che comprende alcune specie molto note come l’arancio, il limone, il mandarino e il pompelmo, e altre meno conosciute come il Kumquat. Il consumo dei loro frutti è associato alla prevenzione di raffreddori ed influenze del periodo invernale. Ma le piante hanno anche un valore ornamentale oltre che produttivo, con le loro chiome sempreverdi e i fiori molto profumati (le note zagare dell’arancio). Perché producano con costanza e mantengano un bell’aspetto, gli agrumi devono ricevere alcune attenzioni durante tutto l’anno. Si tratta di cure regolari e interventi al bisogno soprattutto durante la primavera e l’estate. In questo periodo, infatti, malattie ed insetti parassiti si diffondono con facilità, favoriti dalle alte temperature.
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La concimazione, già somministrata a fine inverno, deve essere ripetuta in questa stagione. Allo scopo si consiglia l’utilizzo di prodotti naturali, distribuendo nella zona sotto chioma dello stallatico o un altro concime organico come quello a base di lupini macinati. Se in giro troviamo dell’ortica, raccogliamola per farne dei macerati fertilizzanti ricchi di azoto e ferro. Allo scopo si deve prendere 1 kg di piante, escludendo le radici, e metterle a bagno in un secchio con 10 litri di acqua. Passata una settimana o anche 10 giorni, filtreremo il tutto, lo diluiremo in altra acqua nelle proporzioni di 1:10 e useremo questa soluzione ricca per irrigare le piante alla base. È utile fare questa fertirrigazione ogni 2 o 3 settimane.
> Leggi anche l’articolo con tutti i procedimenti per la preparazione del macerato d’ortica.
Potature
Bisogna valutare la necessità o meno di potare, sempre calibrando i tagli in base alla situazione della pianta e scegliendo attrezzi di qualità per i tagli. Le potature per queste piante sempreverdi non devono mai essere eccessive, e vanno realizzate in base alla densità della chioma, alla sua luminosità e più in generale alla sua salute e alla vigoria. I rami secchi o danneggiati devono sempre essere tagliati via.
Attrezzi e prodotti per trattamenti
Per un’ottimale cura degli agrumi, durante la stagione è necessario eseguire alcuni trattamenti preventivi nei confronti delle malattie fungine e degli insetti dannosi. Fortunatamente esiste una buona scelta di prodotti ammessi in agricoltura biologica, e quindi meno impattanti sull’ambiente e sulla genuinità dei raccolti. L’importante è sempre intervenire per tempo ed avere l’attrezzatura giusta per eseguire i trattamenti. A questo proposito, per piccole superfici vanno benissimo le pompe a zaino, elettriche o a pressione, di cui si possono scegliere diversi formati e capacità.
Un trattamento corretto è quello che garantisce la più uniforme copertura della vegetazione e che si esegue nelle ore più fresche della giornata. Quest’ultima accortezza nella cura degli agrumi ha il duplice scopo di non causare ustioni alle piante, con il liquido esposto alla luce battente del sole. Inoltre, evita di uccidere le api o altri insetti utili con prodotti che, sebbene ecologici, non sono del tutto selettivi, come ad esempio il piretro naturale.
Le malattie degli agrumi
Tra le patologie più comuni degli agrumi possiamo citare la gommosi, particolarmente frequente sul limone. La patologia è causata da funghi che causano l’emissione di flussi gommosi dal colletto, ovvero dalla base della pianta, e le conseguenti erosioni si spostano poi anche verso l’alto. In casi gravi la pianta può anche morire, pertanto è fondamentale fare qualche cura attraverso il trattamento con prodotti rameici prima che sia troppo tardi.
Insetti dannosi
Gli agrumi sono soggetti ad attacchi di insetti comuni a tutti quanti, come le cocciniglie, gli afidi, la minatrice serpentina e i tripidi, ma anche la mosca della frutta, molto polifaga, che pare risparmiare limoni e cedri nei suoi danni, ma non gli altri della famiglia.
Le cocciniglie sono di diverse specie e alcune di queste determinano grandi imbrattamenti delle foglie e dei frutti con le loro secrezioni e la melata. Tra queste, citiamo il noto “cotonello”, cocciniglia che forma un essudato biancastro ceroso attorno al picciolo dei frutti. Le cocciniglie succhiano la linfa che scorre nei vasi interni di rametti e germogli e a lungo andare le piante vengono deperite da questa loro attività trofica. Per questo è importante trattare con oli minerali, ammessi anche in agricoltura biologica professionale.
Gli afidi, che in un ambiente sano vengono predati da coccinelle e altri predatori, possono essere eliminati spruzzando sulle piante di agrumi del sapone di Marsiglia, o sapone molle di potassio. Anche gli afidi estraggono linfa con i loro apparati boccali pungenti succhianti. La loro melata zuccherina favorisce la fumaggine, quella coltre nerastra che si forma sulle foglie e che sembra smog.
La minatrice serpentina è un insetto dell’ordine dei lepidotteri (farfalle) e appare soprattutto nel periodo estivo. Le larve, molto piccole, scavano gallerie all’interno della foglia, causandovi tante linee curve decolorate, che a lungo andare, e in casi gravi, ne causano il disseccamento e la caduta. Prima di arrivare a vedere un deperimento nella pianta è bene intervenire con un prodotto ecologico come il Bacillus thuringiensis. Tale prodotto è adatto proprio contro i lepidotteri parassiti di fruttiferi ed ortaggi e molto selettivo, nel senso che non colpisce gli insetti utili.
La mosca mediterranea dei fruttiferi (Ceratitis capitata) causa un danno diretto sui frutti. Le larve vi penetrano e si cibano della polpa, portandola a marcescenza. La cattura mediante trappole alimentari è sicuramente una buona forma di contenimento di questo parassita. Inoltre, si può anche trattare con lo Spinosad, altro insetticida di origine naturale, usando la pompa a zaino.
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