La potatura verde delle pomacee
Come fare la potatura estiva su melo e pero
Importanza della potatura delle pomacee in estate
La potatura delle pomacee (melo e pero) in estate assume grande importanza, soprattutto nella fase giovanile delle piante. Lo scopo principale è quello di ottenere una chioma ben distribuita. Il contenimento in altezza delle chiome è un altro obiettivo della potatura poiché le dimensioni ridotte della chioma facilitano tutti gli interventi colturali come raccolta, potatura, cure fitosanitarie. Prima di procedere con la descrizione delle varie operazioni, è importante richiamare l’attenzione sugli effetti e sui risultati che derivano dalle varie operazioni che si compiono.
>> Vedi anche la guida sulle operazioni di potatura verde delle piante da frutto
Fisiologia della potatura e flusso della linfa
Per comprendere come la potatura influenzi le piante, è necessario analizzare la fisiologia che ne determina la risposta. La linfa scorre dalle radici verso le foglie e le gemme apicali dei rami. L’interruzione del flusso linfatico tramite tagli o rotture prima della ripresa vegetativa stimola la crescita di nuovi germogli vigorosi. Durante la potatura verde, interventi come la cimatura arrestano la crescita di alcuni germogli, favorendo quelli circostanti. Il flusso della linfa dipende dalla verticalità del ramo: più è verticale, maggiore sarà la vigoria. Rami inclinati (35-45 gradi) generano germogli laterali più equilibrati. I rami orizzontali producono eccessivi germogli superiori, mentre quelli inclinati verso il basso sono adatti alla produzione ma non alla struttura dell’albero. Le foglie apicali, ben illuminate, favoriscono la crescita dei rami superiori, riducendo l’attività fotosintetica nei rami bassi. Diradare i germogli laterali aiuta a contenere la crescita verso l’alto.
Sequenza delle operazioni di potatura verde su piante adulte
Potatura verde: il primo intervento di maggio
La potatura verde si esegue tradizionalmente in estate e si divide in due interventi principali. Il primo avviene nel mese di maggio, quando i germogli possono essere strappati a mano, senza l’utilizzo di forbici. Lo strappo permette di rimuovere il germoglio dalla base, eliminando anche le gemme latenti, prevenendo così la crescita di nuovi getti. Tuttavia, è importante non eccedere nell’eliminazione dei succhioni per evitare spazi vuoti nella chioma. Alcuni succhioni laterali possono essere mantenuti e resi meno vigorosi tramite inclinazione o torsione. Nei meleti in produzione, durante il mese di maggio, si effettua anche il diradamento dei frutti, eliminando i frutticini laterali e mantenendo due frutti per mazzetto.
Gestione della struttura nelle piante giovani
Per le piante in fase di allevamento, durante i primi due anni, tutti i frutti vengono rimossi manualmente per favorire lo sviluppo della struttura dell’albero. A giugno, nei frutteti giovani, si esegue la scacchiatura, ovvero la rimozione manuale dei getti in eccesso o posizionati in modo non ottimale per la struttura. La cimatura, effettuata anch’essa a giugno, consiste nel taglio dell’apice dei germogli in crescita per sopprimere la dominanza apicale e promuovere lo sviluppo di rami anticipati.
Alleggerimento della cima e rifinitura della chioma
L’alleggerimento della cima prevede la rimozione dei rami in competizione con i nuovi apici, mantenendo la parte superiore più leggera e quella inferiore più carica di rami laterali. In estate, se la chioma risulta ancora troppo densa, si effettua un secondo intervento di rifinitura. In questo periodo, la pianta non emette più nuovi germogli, quindi si procede eliminando i rami inseriti sullo stesso nodo e quelli che crescono verticalmente. Il diradamento è eseguito su ogni singola branca per garantire una crescita equilibrata.
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