La concimazione degli agrumi in vaso
La concimazione degli agrumi in vaso
Una tra le operazioni che si rendono necessarie affinché un agrume riesca a sostenere in modo adeguato la propria fisiologia è sicuramente la concimazione.
Questa tipologia di piante, le cui caratteristiche estetiche ed organolettiche rappresentano un’eccellenza nel mondo vegetale, hanno bisogno di un apporto mirato di nutrienti. Esso varia a seconda dello stadio fenologico, ovvero i periodi in cui la pianta si occupa di soddisfare i diversi fabbisogni che si susseguono durante l’anno.
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A seconda del momento quindi, gli agrumi necessiteranno di un apporto di minerali (macroelementi e microelementi) differenziato in termini di quantità e tipologia.
In linea generale queste essenze prediligono un substrato che è definibile come sub-acido ed il rispetto di questa attitudine di natura chimica è essenziale per permettere una corretta assimilazione dei nutrienti.
Per esemplificare il concetto, se il suolo dove l’agrume dimora è difforme da un range di pH che oscilla tra 5.5 e 6.5 (sub-acido) avrà maggiore difficoltà ad assimilare minerali come il ferro.
Conoscere questa necessità è molto utile per scegliere un substrato adeguato per le nostre piante in vaso, che dovrà garantire anche questo standard chimico. Nel caso di agrumi coltivati a terra, allo stesso modo, il suolo dovrà essere reso compatibile con questa esigenza.
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Prima di indicare i momenti corretti in cui apportare nutrimento a queste piante è doveroso chiarire che il fabbisogno di fertilizzanti è molto divergente tra esemplari adulti coltivati in campo ed agrumi in vaso.
È palese che nel caso di piante strutturate a dimora nel suolo molti dei macro e microelementi necessari per una crescita corretta siano già disponibili nel terreno. Qui un esemplare adulto può esplorare ampie aree della rizosfera con il proprio apparato radicale.
In vaso, al contrario, è necessario nutrire le nostre piante in modo completo.
La prima fase in cui vengono apportati nutrienti è senz’altro il risveglio vegetativo primaverile. In questo momento così cruciale, gli agrumi e le piante in generale, riattivano il proprio metabolismo allo scopo di accrescere e sviluppare gli apici vegetativi. Tale periodo, post invernale, contraddistinto dallo sviluppo delle parti verdi, vede come protagonista l’azoto, il nutriente maggiormente deputato ad incrementare la vigoria delle piante. È proprio durante questa spinta che l’apporto di azoto è cruciale ai nostri agrumi mentre fosforo e potassio sono necessari in minor quantità.
In questa fase sono da prediligere concimazioni che apportino anche una buona quantità di sostanza organica. Essa infatti nobilita il substrato e favorisce l’assimilazione dei nutrienti durante tutta la stagione.
Il secondo momento in cui è importante aiutare gli agrumi con la fertilizzazione è il mese di giugno. In questo periodo la gran parte delle specie è impegnata dapprima nella fioritura e seguentemente con le prime fasi che vedono protagonista l’allegagione e lo sviluppo dei frutticini. In questo arco temporale, cruciale per la buona riuscita della coltivazione, ornamentale o produttiva che sia, bisogna spostare il focus nutritivo su fosforo e potassio. Sono tali elementi che stimolano la fioritura e molti dei processi propedeutici alla formazione del frutto.
L’ultima fase riguardante la nutrizione è il mese di settembre. Un periodo dell’anno in cui gli agrumi vivono un secondo sviluppo vegetativo (seppur minore rispetto a quello primaverile) ma allo stesso tempo debbono sostenere la crescita e la maturazione dei frutti. È proprio a questo punto che azoto, fosforo e potassio debbono essere somministrati in quantità equivalenti ed equilibrate tra loro.
Una costante che deve essere assicurata agli agrumi per tutta la fase vegetativa è l’apporto di ferro, un microelemento essenziale per la fotosintesi e per la costituzione della clorofilla. Quando poco presente o mal assimilato, provoca carenze ben visibili sulle foglie, ma soprattutto ci indica una situazione non ottimale nel substrato. Talvolta il ferro è presente nel terreno ma a causa di altri fattori antagonisti, tra cui il principale è il pH alcalino, non viene assimilato.
Tabella riassuntiva dei fabbisogni nutritivi degli agrumi durante l’anno.
(N = azoto; P = fosforo; K = potassio; Fe = ferro)
* Se utilizziamo concimi organici o fertilizzanti chimici non contenti ferro è necessario apportare questo elemento ad ogni apporto indicato.
È sempre consigliato l’incremento di sostanza organica, l’impiego di acidi umici e l’uso di microrganismi utili del terreno (micorrize, Trichoderma Sp.). Questo al fine di mantenere elevata la fertilità e la complessità del substrato sia in vaso che in piena terra.
L’utilizzo esclusivo di concimi chimici, trattandosi di sali, incrementa un parametro chimico detto conducibilità elettrica (EC). Un alto valore di EC, rappresentate un indice di salinità, se supera determinati standard contribuisce in modo sostanziale alla sterilità del suolo ed alla mancata assimilazione dei nutrienti. Semplificando questo ragionamento, l’abuso di una concimazione di sintesi rende difficoltosa l’assimilazione dei nutrienti che con la stessa vorremmo apportare.
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